Murder, She Baked nasce da un concorso. Il tema era "il mostro" e io avevo iniziato a scrivere una storia di vacche assassine e malgari scomparsi che però non mi soddisfaceva, stentava a decollare; ero già rassegnato a non partecipare quando mi venne l'idea che sta alla base di Murder, She Baked (e che non vi posso dire per non rovinarvi la lettura). Buttai giù il racconto tutto d'un fiato, senza una scaletta iniziale, seguendo il corso della storia come mi veniva mentre scrivevo, e alla fine mi ritrovai con un raccontino di ventimila battute scarse che mandai alla casa editrice che organizzava il concorso.
il livello delle mucche assassine in Diablo II |
Non ho vinto, ma mi sono ritrovato tra le mani questo racconto che mi sembrava venuto bene sì, ma sentivo un po' striminzito, costretto com'era nei limiti dettati dal concorso. Lo lasciai lì per un po' poi decisi di riprenderlo in mano: lo allungai, aggiungendo spessore ai personaggi e dandogli la forma che ha ora.
Avevo un racconto, che giudicavo buono, ma non sapevo che farmene. Chi avrebbe mai potuto pubblicarlo? Lo inviai alle case editrici che giudicavo adatte: alcune non risposero, altre dissero che era valido, ma non rientrava nella loro linea editoriale; ero ormai rassegnato a tenerlo per sempre nel mio hard disk, quando pian piano, nella mia testa si fece strada l'idea dell'autopubblicazione. Ci pensai a lungo e alla fine decisi: caricai il racconto su Kindle Direct Publishing, feci disegnare la copertina alla mia fidanzata ed ecco pronto l'ebook. Mi serviva solo un marchio, non volevo che l'ebook avesse uno spazio vuoto sotto la voce "casa editrice" così, guardando la mia cagnolina distesa sul divano, pensai al nome Sad Dog Project.
Ah, per chi volesse, il racconto è disponibile qui.
Zelda, la mascotte di Sad Dog |
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